GixlovesTea. Tealife, Tealover, teatripper

Mi chiamo Giuseppe Musella, sono di Napoli e  ho cominciato ad appassionarmi al tè nel 2009, poco dopo la fine della mia seconda vita. In quelle precedenti mi occupavo di tipografia, grafica e comunicazione.

Prima del 2009 non sapevo di essere dell’anno del Drago.

Dal 2009 ho cominciato a bere tè (alcolici dal´93) ed ho ricominciato a studiare. Ho aperto, a Napoli, con Antonella Spiniello, Qualcosadite, il primo teashop partenopeo, sede storica in via san biagio dei librai, al centro storico.

Da quel momento, il tè mi ha rapito.

Sono cominciati i viaggi in Cina, ma non quella Cina che intendono molti: l’inquinamento, i comunisti, il fatto che buttano il secondo figlio per la strada, il traffico e tutte queste cose che boh. 

Parlo della Cina rurale, delle campagne. Ho viaggiato tra le montagne dello Yunnan, Nannuoshan, Jinuo Shan, Yiwu Shan.

Insomma, Shan vuol dire montagna, è chiaro no? 

Successivamente è stata la volta del tè Puerh, della lavorazione, del mangiare e dormire con i contadini, della luce che manca la notte, della pioggia improvvisa, del cibo ottimo, anche se in effetti cosa abbia mangiato, davvero non lo so.

Io ero il barbaro (con la barba) che faceva piangere i bambini che non avevano mai visto nè una barba, nè un occidentale, dal naso grande, oltretutto.

Poi, non mi è bastato. Ancora Yunnan, poi Zhejiang, Hangzhou, Xihu per il LongJing. La Cultivar 43 ed il concetto, che poi non è tanto un semplice concetto, di Cultivar.

Poi, ancora, sete. Ho viaggiato in Fujian, che significa una cosa tipo “casa felice”. Xiamen, poi Wuyishan, per gli yancha, il DahongPao, il Rogui, le cultivar dimenticate.

L’acqua, la Roccia, il Fuoco, ed io che sono di Aria. 

In uno degli ultimi viaggi ho conseguito la Certificazione alla WuyiStar Teaschool. 

Poi, di nuovo in Fujian, per il tieguanyin. Ho vissuto in una “fabbrica” per 10 giorni, in un autunno, durante la lavorazione dei raccolti autunnali. Raccogli, lascia al sole, cuoci, blocca, arrotola, cuoci, arrotola, cuoci, arrotola, cuoci arrotola, cuoci arrotola, cuoci, arrotola, cuoci e blocca.

Tutto per una semplice tazza di tè. 

Nell’ultimo anno ho iniziato a dedicarmi alla realizzazione di nuovi progetti sempre chiaramente legati al tè. Poco a poco svelerò le novità, ma la prima è sicuramente questo shop online che vuole essere uno spazio dedicato agli appassionati consumatori di tè.


I traveled,
and I will continue to travel, during the harvests,
and with the rain, the sun,
the wind, the heat, through the Guangdong and the Fangcun Tea Market in Guangzhou.
I slept with the peasants of southern Yunnan, in YiWu Shan, Nannuo shan, Hekai, Jinuoshan,
to search for and understand
the best rare Puerh.
Near the west lake, I saw and smelled the Shi Feng and the real LongJing.
I perfectly know the mythical 43 cultivar.
In Anxi i see how a Tie Guan Yin must be Made. In Wuyishan I smelt the water, the sun, and the rain. Heavy, Medium and light Baking.

I search for and drink rare
and solitary teas and,
honestly,
I think to know quite enough about tea.

Then, the rest is your problem.

Enjoy your trip.

gixlovestea

3 pensieri su “GixlovesTea. Tealife, Tealover, teatripper

  1. Caro Gix…i tuoi viaggi sono affascinanti, ma è da tanto tempo che nessuno scrive più di tè, di puher e gli altri, su di Testa e di Gola…. Capisco che c’è Gu Shu ma un pensierino anche per noi? Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *