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TaiPing Hokui. Due coltelli e una Punta.

Lo si distingue dalle foglie particolarmente lunghe che possono raggiungere anche i 15 centimetri di lunghezza, di un colore verde intenso, spesso con riflessi ramati, e dalla particolare forma che gli vale spesso il nome in Cina di “due coltelli e una punta”.

Il TaiPing HouKui è un tè relativamente recente.

Fu ideato e selezionato infatti nel 1911 dal Maestro del tè Wang Chen Kui il quale selezionò le foglie da una particolare varietà di Camelia Sinensis chiamata in loco “Shi Da Cha”. Inizialmente gli fu dato un primo nome che era “Kui Ja”, poi quando il figlio del Maestro Wang decise di commercializzarlo nel distretto di Nanjing ottenendo grande riscontro al punto tale che il Maestro stesso ne cambiò il nome in quello con il quale oggi lo conosciamo.

Al contrario della raccolta classica che prevede l’asportazione della gemma apicale qui, in presenza della pianta “Shi Da Cha” – particolare varietà dalle foglie più larghe e grandi, si prediligono le due foglie quando sono di una grandezza tra i 7 e i 15 centimetri.

L’Area di produzione storica è la Provincia dell’Anhui e più correttamente la Contea di TaiPing (di qui la prima parte del nome del tè).

Le coltivazioni si sviluppano alle pendici del Monte Huangshan (Montagna Gialla) che è una delle vette più alte della Cina orientale.

Esiste un detto antico cinese che recita “ Se hai visto il Monte Huangshang non vi è motivo di vedere un’altra montagna!”.

Il villaggio storico dove avviene la produzione è quello di Hou Keng (猴坑) (di qui la locuzione “Hou”), anche se la produzione del tè avviene anche nei villaggi che si trovano, come quello di Hou Keng, attorno al Lago Huangshan.

Proprio la presenza del Lago comporta delle forti variazioni climatiche tra il giorno e la notte che a detta di molti influirebbero sul gusto fantastico del te stesso.

La quarta locuzione del nome del tè deriva dal secondo nome del Maestro Wang che è “Kui”, ed ecco infine spiegato il nome TaiPing HouKui.

La lavorazione del tè prevede, subito dopo la raccolta, che le foglie vengano direttamente messe tra due panni pressate e schiacciate con una pietra a forma di parallelepipedo tostate in conche di rame ad alta temperatura e successivamente a tale lavorazione, che rilascia sulle foglie stesse una piccola ma evidente retinatura data dalla trama dei panni, si procede alla loro essicazione all’aria.

Proprio per il suo particolare pregio, il TaiPing HouKui è oggetto di innumerevoli contraffazioni e in commercio se ne trova spesso di uguale ma prodotto altrove.

Il tè, che tradizionalmente viene consumato in un bicchiere di vetro per poterne apprezzare la bellezza delle foglie, ha un retrogusto dolce e sentori di fiori (in particolare di orchidea) ed erba con lunga persistenza aromatica.

Il colore a seconda delle infusioni va dal verde pallido sino al paglierino con riflessi verdi.

Il consiglio è quello di consumarlo con acqua a basso residuo fisso (minore di 50 mg\lt), neutra, priva di sodio ad una temperatura costante di 75° partendo da un tempo di infusione di 2 minuti e incrementando l’infusione di 15” ogni volta,lasciando sempre la temperatura dell’acqua a 75° fissi.

Per chi non ha la possibilità di verificare la temperatura dell’acqua si consiglia la modalità di infusione alla cinese, ossia 90° (poco prima dell’ebollizione quindi) e 15” per la prima con incrementi di temperatura successivi di 5” ogni volta.

Con la prima modalità siamo riusciti ad ottenere 9 infusioni soddisfacenti. Con quella tradizionale cinese 6 infusioni.

Vi ricordo sempre che una volta che il tè non dà più il liquore non va buttato ma adoperato per le cotture a vapore, per aromatizzare un riso o un’insalata o, più semplicemente, per assorbire i cattivi odori del frigo, fare impacchi rinfrescanti per la pelle o concimare le piante. Il tè non si butta…mai!

Potete trovare il TaiPink Hokui sia allo shop!”>shop, ma anche sul teashop online.

Buona degustazione a tutti.

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