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Questo Post non c’entra un cazzo. Parla di quello che ero Prima.

Molti mi chiedono cosa ero prima.
Prima, ma proprio prima, ai tempi della scuola,
almeno fino alla terza ragioneria, svolta in modo claudicante al ITC serra, sopra al corso vittorio emanuele, ero un piscione.
Poi, ho conosciuto il basso elettrico, e diversi amici. Amici quelli veri, veri.
Da li, ho iniziato a cambiare.
Capii di aver sbagliato scuola. Capii di aver sbagliato periodo storico per Nascere.

Poi.
Poi, dopo il diploma ed una carriera universitaria ridicola, ho cominciato a lavorare.
Ragioniere, ovviamente, in uno studio di grafica di quarto ordine.
Tempo una settimana e le fatture, note di credito, ddt, e qualsiasi cosa di carattere fiscale e contabile volava per lo studio.
Ok, guarda Pebass (si, all’epoca non ero ancora Gix), questo lavoro non fa per te, mi dissero.
Ed io, Un attimo, fatemi andare un po’ in tipografia.
La Tipografia.
La Tipografia.
Cazzo, la tipografia.
C’era “solo” una macchina Offset a due colori, una vecchia Heidelberg 26×35 per le botte (a caldo, secco, fustellature),
Un tavolo luminoso piccolissimo, millimetrato per la registrazione delle Pellicole e un tagliacarte secolare, senza alcuna protezione.
L’odore acre degli inchiostri, la carta umida e i vari “Smazza La carta” urlati dal Cromatista prima della messa in macchina.
Ecco, partono i rulli.
Correggi i calamai, un po di ciano. Un po di magenta, poca precisione ma estrema velocità.
Il computer? Un vecchio mac 6100, mi sembra.
Le alte risoluzioni si potevano fare solo da Leonardo, a Capodimonte, cosi i montaggi.
I testi, i “trasferelli”. I vecchi letraset Trasferibili.
SI lavorava sempre.
Dopo un po’, era il 1996, il primo stipendio, 100.000 lire.
Un cazzo. Ma ero felice. Felice.
Poi.
Era tipo il settembre 1998. Avrei dovuto fare il militare. Un giorno, grazie ad una amica di quel periodo, che “trovò e prese e inviò” il mio curriculum dal vecchio comò all’ingresso della casa di via ruoppolo, ricevetti una telefonata.
Era Lorella: Salve, è La UnionGraphics, puo venire a fare una prova?”.
Ora, UnionGraphics non era una agenzia normale. Era un posto fantastico.
Bene, faccio la prova, faccio una Cacata Colossale, e vengo preso lo stesso.
Il Perchè? Non lo so. Credo sia stato un fatto di demoni e Angeli.
Bene Gix (ero diventato Gix), cominci il 19 gennaio.
Grande.
Il Militare.
Sono partito militare il mese prima.
Il cazzo che parto. Io devo andare da Union.
Ok, Ospedale Militare di Caserta, 184 giorni di ricovero (in realtà non dormivo li) a marcare visita.
Ok, a dicembre, Riformato.
Tipo Colonelli, Marescialli, oberschultz e altri hanno creduto che io avevo qualcosa.
Qualcosa.
UnionGraphics.
Bergamene e Gravina.
Il primo, tecnico, topo di tipografia, trasandato, pazzo, isterico, estroverso.
Il secondo, Gaetano, Creativo, Grafico Puro, elegante nei movimenti e nel lessico, folle, calmo, Introverso.
Io, ero all’inizio.
Studiavo, studiavo, studiavo.
Li guardavo, sentivo, seduto a quella scrivania.
Soprattutto, mettevo i dischi.
E che dischi.
Anche qui, l’inizio fu Claudicante.
Napoli in quel periodo, c’era proprio bella gente a fare comunicazione.
Noi, Jfk, Zelig, Eikon, Alessandro leone, e mi dimentico altro.
Cosa era UnionGraphics?
UnionGraphics era un tratto, una pennellata, un concetto, un modo di fare grafica dimenticato, viscerale.
Poi, Arriva rino, Cambiamo Studio e passiamo all’incubatore di Città della scienza.
Modulo 6.
Periodo Meraviglioso. Questa storia merita però un capitolo a parte, forse un giorno.
Intanto andatevi a vedere il sito di rino.
Sono stato un Graphreak per circa 13 anni, dal 96 al 2009.

Adesso, tralasciano chi ha fatto quello e chi ha fatto quell’altro, ho partecipato e credo di averlo fatto anche abbastanza bene a:

  • Università degli Studi del Sannio, Immagine Coordinata
  • Città della scienza, Logo e Immagine Coordinata
  • Citta della scienza, Allestimento aree Officina dei Piccoli e Spazio Gnam
  • Il Castello Svelato, Castel dell’ovo
  • Futuro Remoto, una decina di edizioni
  • Unesco, Catalogo Siti PAtrimonio Unesco Italiani, vincitore Premio Fedrigoni per tecnica tipografica, 2008
  • Package, Alla Scoperta dell’Imballaggio, Allestimento Mostra, Conai
  • Le citta sostenibili delle Bambine e dei Bambini, Mostra itinerante
  • Ordine Nazionale Architetti, Mostra Itinerante
  • Istituto degli Innocenti, Firenze, Progettazione e allestimento Ludoteca.
  • Loghi e Luoghi, Mostra di Gaetano Gravina
  • Ansaldo, Progettazione di software per TouchScreen perla presentazione della Metropolitana di Copenaghen, Berlino 2007.
  • Ansaldo, Allestimento Stand, Karlshrue 2007
  • Ansaldo, Allestimento Stand, Instambul 2008
  • CocaCola, diverse cose, spot radio, eventi e altre cose.
  • Video Musicale ZetaZero, Barcellona 2006 Regia Alex Orlwoski
  • Video Musicale In Cattività, Epo, Portagallo 2008, regia non ricordo
  • Video Musicale Sporco, Epo, BOlogna, Regia Alex Orlwoski
  • Mamamu Rock Festival, Birraaaaaaa! 🙂
  • Manifesti teatrali per un cuofano di persone (carpentieri, ranieri, Danieli, tutti rima, ma anche tanti altri)
  • tremila altre cose, che proprio non ricordo, oltre ad altrettante marchette.
    Trovate qualcosa su di me su “diverse” pubblicazioni, tra cui qualcuno di Pino Grimaldi, su qualche catalogo (la cosa piu bella me lha scritta Gaetano).

Poi, ad u certo punto, ero tipo sulla Tangenziale di Napoli, tra il vomero e fuorigrotta, e, per colpa di una canzone, decisi di cambiare vita.
Ma anche questa, forse sarà un’altra storia.

Ora, grazie a tutti quelli che ci sono stati e non citati: Marianna, Valeria, Carlo, Daniela, Daniela2, Didi (didi io ti ho sempre amata!), Ascione, Alessandra, I ragazzi tutti di Città della scienza, Fondazione, tutti ma proprio tutti, anche quelli antipatici.

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